Autore: Elena Ferrante
Editore: E/O
Anno edizione: 2012
Pagine: 480 p.
Prezzo: 19.50 €
EAN: 9788866321811
TRAMA
"Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra". Ecco "Storia del nuovo cognome", secondo romanzo del ciclo de "L'amica geniale". Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
LA MIA RECENSIONE
Anche in questo secondo volume troviamo Elena che in prima persona ci narra le vicende sue e del paese da quando la sua migliore amica, Lila si è sposata giovanissima con il ricco Stefano Carracci. Come nel primo libro c'è un'amore-odio tra le due protagoniste che continuano a lasciarsi e cercarsi quasi come ci fosse un filo invisibile che le lega. Elena, conseguito il diploma se ne va a studiare a Pisa ampliando il suoi orizzonti, conoscendo nuove persone mentre Lila resta in paese, sempre sottomessa al marito dal quale non riesce ad avere un po' di autorità. Devo dire che questo libro mi ha un po' rallentata ci sono stati dei punti troppo lenti, e rispetto al primo ho fatto un po' più di fatica a portarlo a termine. Non per la storia, mi piace leggere il punto di vista delle protagoniste ma proprio per i troppi dettagli con cui ogni situazione viene raccontata.
8/10
Ciao, a me la quadrilogia della Ferrante è piaciuta tutta, però i miei libri preferiti sono il primo e il quarto, mentre del terzo ho apprezzato molto l'intreccio con la Storia e gli eventi pubblici che si uniscono alle vite delle protagoniste. In effetti questo, dei quattro, è il più lento!
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