Ho appena finito di leggere il libro di Irma Kurti che ho richiesto tempo fa alla casa editrice Kimerik che ringrazio!
Autrice: Irma Kurti
Editore: Kimerik
Collana: Kimera
Anno edizione: 2017
Pagine: 274 p.
Prezzo: cartaceo 16 € ebook 5,99 € (qui)
EAN: 9788893751100
TRAMA
Questo libro racconta la storia di una famiglia di origini albanesi, che ha lasciato il proprio paese per vivere in una terra straniera. L'Italia ha accolto Sotir e Luisa, due coniugi avanti con gli anni, e le loro tre figlie ormai adulte: Emma, Ines e Keila. La loro vita scorre placida e indisturbata, tra le difficoltà quotidiane e i piccoli battibecchi familiari, finché un giorno Sotir viene colto da un ictus che metterà a repentaglio la sua vita. L'equilibrio della famiglia si smarrisce, e questa tragedia fa emergere ferite antiche e ricordi carichi di nostalgia. Attraverso gli occhi delle protagoniste, scopriamo frammenti della loro vita passata, i problemi irrisolti del presente e la storia travagliata dell'Albania.
LA MIA RECENSIONE
La storia mi è piaciuta veramente molto. I protagonisti sono una famiglia albanese composta da Luisa e Sotir con le tre figlie Emma Ines e Keila. Nel libro oltre a conoscere molto bene i personaggi si affronta la loro trasferta in Italia. All'inizio non è semplice soprattutto per le difficoltà con la lingua da parte di Luisa che si sente spesso inferiore e non riesce ad esprimersi come vorrebbe. É una famiglia come tante con litigi e incomprensioni quotidiane. Il padre è un medico che va molto d 'accordo con Emma la figlia maggiore e condividere con lei la passione per la scrittura ma nello stesso tempo è molto severo. Luisa ha spesso da ridire sul comportamento del marito ma tutto viene sconvolto dalla malattia di Sotir che inaspettatamente viene colpito da un'ictus togliendogli la possibilità di parlare e camminare. La visione da parte di Luisa cambia completamente quando in casa tra alcune pagine di un libro trova degli scritti del marito, importanti aneddoti e riflessioni sulla sua infanzia che le apriranno gli occhi facendole capire che dietro al suo carattere apparentemente schivo e introverso ha in realtà delle motivazioni ben profonde che non è mai riuscito ad esprimere.
Il libro è scritto molto bene alterna passato (i diari di Sotir scritti in corsivo) e presente per farci capire al meglio le varie situazioni. Alcuni capitoli sono anche dal punto di vista delle figlie che raccontano il loro rapporto con la madre e con il padre prima e durante la malattia.
La storia mi è piaciuta veramente molto. I protagonisti sono una famiglia albanese composta da Luisa e Sotir con le tre figlie Emma Ines e Keila. Nel libro oltre a conoscere molto bene i personaggi si affronta la loro trasferta in Italia. All'inizio non è semplice soprattutto per le difficoltà con la lingua da parte di Luisa che si sente spesso inferiore e non riesce ad esprimersi come vorrebbe. É una famiglia come tante con litigi e incomprensioni quotidiane. Il padre è un medico che va molto d 'accordo con Emma la figlia maggiore e condividere con lei la passione per la scrittura ma nello stesso tempo è molto severo. Luisa ha spesso da ridire sul comportamento del marito ma tutto viene sconvolto dalla malattia di Sotir che inaspettatamente viene colpito da un'ictus togliendogli la possibilità di parlare e camminare. La visione da parte di Luisa cambia completamente quando in casa tra alcune pagine di un libro trova degli scritti del marito, importanti aneddoti e riflessioni sulla sua infanzia che le apriranno gli occhi facendole capire che dietro al suo carattere apparentemente schivo e introverso ha in realtà delle motivazioni ben profonde che non è mai riuscito ad esprimere.
Il libro è scritto molto bene alterna passato (i diari di Sotir scritti in corsivo) e presente per farci capire al meglio le varie situazioni. Alcuni capitoli sono anche dal punto di vista delle figlie che raccontano il loro rapporto con la madre e con il padre prima e durante la malattia.
10/10
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