Recensione del primo libro letto nel 2018!
Autrice: Chiara Giacomin
Editore: Michael Edizioni
Anno edizione: 2017
Prezzo: 16 € (qui)
EAN: 9788896913482
LA MIA RECENSIONE
Noi contro questa cosa senza nome é la storia di un bimbo speciale e della sua famiglia. Il libro è diviso in tre parti. In un modo molto particolare nella prima viene data voce a Riccardo che in cielo, ancora prima della sua nascita, è in compagnia della sua amica nuvola, Genoveffa. Con il suo aiuto sta cercando le persone giuste da scegliere come genitori e, una volta trovati, fa di tutto per farli avvicinare in attesa del momento giusto per scendere sulla Terra. La seconda parte comincia con la scoperta della gravidanza di Chiara, del suo matrimonio con Francesco e delle loro grandi aspirazioni. Sono entrambi pronti a fare mille cose con il bambino, come tutti i genitori in attesa della nascita del loro figlio primogenito. L' arrivo di Riccardo non si rivela però come si aspettavano, le varie problematiche che si presentano sono tutt'altro che facili. Il confronto con i bambini "normali" c'è sempre e le differenze e con il passare degli anni si notano sempre più. Riccardo non parla e non cammina ma adesso ha quattro anni e le cose sono molto migliorate. Sono cambiate perché hanno cominciato a vedere le cose da un'altra prospettiva: non conta quello che lui riesce a fare o non fare o quanto ci mette ad imparare una determinata cosa. Importante e fondamentale è l'Amore con cui gli stanno a fianco, in questo modo lui può sicuramente migliorare. Il segreto infatti è vedere e valorizzare le piccole cose che riesce ad imparare giorno per giorno, senza porsi nessun obiettivo nel tempo, dando più valore a quello che c'è rispetto a quello che manca.
Nella terza parte ci troviamo ancora in cielo, in compagnia di Genoveffa. Insieme a lei non troviamo più Riccardo ma la sua futura sorellina che, come lui all'inizio del libro, sta osservando la Terra e la sua famiglia e sta aspettando il momento opportuno per nascere!
È scritto in prima persona e mi è piaciuto soprattutto per la semplicità e la schiettezza con cui la storia è stata raccontata. Lo stile di scrittura riesce sicuramente a far avvicinare anche chi non vive in prima persona queste situazioni.
Noi contro questa cosa senza nome é la storia di un bimbo speciale e della sua famiglia. Il libro è diviso in tre parti. In un modo molto particolare nella prima viene data voce a Riccardo che in cielo, ancora prima della sua nascita, è in compagnia della sua amica nuvola, Genoveffa. Con il suo aiuto sta cercando le persone giuste da scegliere come genitori e, una volta trovati, fa di tutto per farli avvicinare in attesa del momento giusto per scendere sulla Terra. La seconda parte comincia con la scoperta della gravidanza di Chiara, del suo matrimonio con Francesco e delle loro grandi aspirazioni. Sono entrambi pronti a fare mille cose con il bambino, come tutti i genitori in attesa della nascita del loro figlio primogenito. L' arrivo di Riccardo non si rivela però come si aspettavano, le varie problematiche che si presentano sono tutt'altro che facili. Il confronto con i bambini "normali" c'è sempre e le differenze e con il passare degli anni si notano sempre più. Riccardo non parla e non cammina ma adesso ha quattro anni e le cose sono molto migliorate. Sono cambiate perché hanno cominciato a vedere le cose da un'altra prospettiva: non conta quello che lui riesce a fare o non fare o quanto ci mette ad imparare una determinata cosa. Importante e fondamentale è l'Amore con cui gli stanno a fianco, in questo modo lui può sicuramente migliorare. Il segreto infatti è vedere e valorizzare le piccole cose che riesce ad imparare giorno per giorno, senza porsi nessun obiettivo nel tempo, dando più valore a quello che c'è rispetto a quello che manca.
Nella terza parte ci troviamo ancora in cielo, in compagnia di Genoveffa. Insieme a lei non troviamo più Riccardo ma la sua futura sorellina che, come lui all'inizio del libro, sta osservando la Terra e la sua famiglia e sta aspettando il momento opportuno per nascere!
È scritto in prima persona e mi è piaciuto soprattutto per la semplicità e la schiettezza con cui la storia è stata raccontata. Lo stile di scrittura riesce sicuramente a far avvicinare anche chi non vive in prima persona queste situazioni.
10/10
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.