Titolo: L' aroma nascosto del tè
Autore: Jamie Ford
Traduttore: A. Mantovani
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
Pagine: 384 p., Rilegato
Prezzo: cartaceo 18,90 € ebook 1,99 € (qui)
EAN: 9788811601845
TRAMA
Seattle, 1962. Per Ernest Young la storia sembra destinata a ripetersi. Sono passati più di cinquant’anni dall’ultima volta che ha visitato l’Esposizione universale, ma nulla è cambiato. Oggi come allora c’è il padiglione della lotteria, su cui svetta una bandiera gialla e viola. A Ernest basta vederla stagliarsi nel cielo azzurro per sentirsi di nuovo nel lontano 1909. Per lui, appena sbarcato in America dalla Cina a soli dodici anni, quella bandiera è un simbolo di speranza e libertà. Ma conquistarle non sarà facile. Venduto come premio della lotteria, finisce servitore nella casa di una stravagante signora. Fino a quando, proprio qui, nel più insospettabile dei luoghi, incrocia lo sguardo di una ragazzina pura e innocente: è Fehn e il suo viso dagli inconfondibili tratti giapponesi non gli è nuovo. L’ha incontrata sulla nave che l’ha condotto negli Stati Uniti e se n’è subito innamorato. Perché negli occhi smarriti di Fehn, Ernest legge il suo stesso dolore. Le stesse difficoltà, nate dall’essere diversi. Giorno dopo giorno, avvolti dall’aroma del tè che preparano per gli ospiti della casa, la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più. Un amore profondo reso impossibile da quel sogno americano in cui entrambi credevano e che, invece, li ha delusi non mantenendo le promesse. Ernest e Fehn sono costretti a separarsi e a prendere strade diverse. Eppure sono sicuri che il loro sentimento, più forte di tutto, riuscirà a sopravvivere e li aiuterà a ritrovarsi. Ora, a più di cinquant’anni di distanza, Ernest torna là dove tutto è cominciato, nella speranza di ritrovare la sua Fehn, il primo amore che, a dispetto del tempo, sente così vicino da poterlo quasi toccare, e di riprendere la loro storia da dove l’avevano lasciata.
LA MIA RECENSIONE
Ernest e Fehn i protagonisti del romanzo si incontrano per la prima volta agli inizi del 1900. Sono su una nave mercantile che dalla Cina sta salpando negli Stati Uniti. I due, ancora ragazzini (Ernest ha poco più che 12 anni) non hanno un passato semplice alle spalle. Lui è infatti stato vinto come premio di una lotteria a una signora molto particolare di Seattle e con lei conosceremo la figlia, Maisie, anche lei protagonista importante nella storia. Ernest si troverà a vivere al Tenderloin uno dei bordelli più lussuosi della città in cui farà da servitore, ma per sua fortuna non sarà solo. Tra le tante ragazze che vivono in questo bizzarro posto rincontra Fehn e vede in lei qualcosa di familiare..la stessa ragazzina giapponese incontrata tempo prima sulla nave, con la stessa disperazione negli occhi. Si innamora di lei fin da subito si promettono eterno amore.
Nel 1960 ritroviamo Ernest con due figlie ormai grandi, che si prende amorevolmente cura della moglie Fehn dopo che una malattia le ha quasi tolto la memoria del passato.
I capitoli del libro alternano il passato e il presente della storia di Ernest, all'inizio ci si deve un po' abituare a questa scrittura, ma la storia vale la pena di essere letta sopratutto per l'amore che Ernest nutre fin da subito per Fehn, amore che è lo stesso anche dopo quasi cinquant'anni.
Autore: Jamie Ford
Traduttore: A. Mantovani
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
Pagine: 384 p., Rilegato
Prezzo: cartaceo 18,90 € ebook 1,99 € (qui)
EAN: 9788811601845
TRAMA
Seattle, 1962. Per Ernest Young la storia sembra destinata a ripetersi. Sono passati più di cinquant’anni dall’ultima volta che ha visitato l’Esposizione universale, ma nulla è cambiato. Oggi come allora c’è il padiglione della lotteria, su cui svetta una bandiera gialla e viola. A Ernest basta vederla stagliarsi nel cielo azzurro per sentirsi di nuovo nel lontano 1909. Per lui, appena sbarcato in America dalla Cina a soli dodici anni, quella bandiera è un simbolo di speranza e libertà. Ma conquistarle non sarà facile. Venduto come premio della lotteria, finisce servitore nella casa di una stravagante signora. Fino a quando, proprio qui, nel più insospettabile dei luoghi, incrocia lo sguardo di una ragazzina pura e innocente: è Fehn e il suo viso dagli inconfondibili tratti giapponesi non gli è nuovo. L’ha incontrata sulla nave che l’ha condotto negli Stati Uniti e se n’è subito innamorato. Perché negli occhi smarriti di Fehn, Ernest legge il suo stesso dolore. Le stesse difficoltà, nate dall’essere diversi. Giorno dopo giorno, avvolti dall’aroma del tè che preparano per gli ospiti della casa, la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più. Un amore profondo reso impossibile da quel sogno americano in cui entrambi credevano e che, invece, li ha delusi non mantenendo le promesse. Ernest e Fehn sono costretti a separarsi e a prendere strade diverse. Eppure sono sicuri che il loro sentimento, più forte di tutto, riuscirà a sopravvivere e li aiuterà a ritrovarsi. Ora, a più di cinquant’anni di distanza, Ernest torna là dove tutto è cominciato, nella speranza di ritrovare la sua Fehn, il primo amore che, a dispetto del tempo, sente così vicino da poterlo quasi toccare, e di riprendere la loro storia da dove l’avevano lasciata.
LA MIA RECENSIONE
Ernest e Fehn i protagonisti del romanzo si incontrano per la prima volta agli inizi del 1900. Sono su una nave mercantile che dalla Cina sta salpando negli Stati Uniti. I due, ancora ragazzini (Ernest ha poco più che 12 anni) non hanno un passato semplice alle spalle. Lui è infatti stato vinto come premio di una lotteria a una signora molto particolare di Seattle e con lei conosceremo la figlia, Maisie, anche lei protagonista importante nella storia. Ernest si troverà a vivere al Tenderloin uno dei bordelli più lussuosi della città in cui farà da servitore, ma per sua fortuna non sarà solo. Tra le tante ragazze che vivono in questo bizzarro posto rincontra Fehn e vede in lei qualcosa di familiare..la stessa ragazzina giapponese incontrata tempo prima sulla nave, con la stessa disperazione negli occhi. Si innamora di lei fin da subito si promettono eterno amore.
Nel 1960 ritroviamo Ernest con due figlie ormai grandi, che si prende amorevolmente cura della moglie Fehn dopo che una malattia le ha quasi tolto la memoria del passato.
I capitoli del libro alternano il passato e il presente della storia di Ernest, all'inizio ci si deve un po' abituare a questa scrittura, ma la storia vale la pena di essere letta sopratutto per l'amore che Ernest nutre fin da subito per Fehn, amore che è lo stesso anche dopo quasi cinquant'anni.
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