Nuova recensione di un libto che ho terminato da poco
Autrici: Giada Di Bernardino, Anna Cherubini
Genere: Storia vera, disabilità
Editore: Mondadori
TRAMA
Quando Giada, ad appena ventitré anni, rimane incinta del suo secondo figlio, lei e il compagno Alessio sono ebbri di felicità. Già genitori di Matilde, non vedono l'ora di allargare la loro famiglia. Quella che stanno costruendo è la vita che sognavano fin da quando, ancora ragazzini, si sono messi insieme. A qualche mese dalla nascita di Roberto, però, Giada si accorge che qualcosa non va. Dopo una sequela infinita di visite, riesce finalmente ad avere una diagnosi. Il suo secondogenito è affetto da una malattia genetica rarissima e degenerativa, la sindrome di Cockayne. Quando guarda il suo bimbo, però, Giada non vede un bambino disabile. Vede semplicemente Roberto, o Frollino, come lo ha ribattezzato Matilde quando lo ha incontrato per la prima volta, un piccolo uomo che con il suo sorriso sdentato e il ciuffo biondo da ragazzaccio riesce a scatenare onde d'amore, a conquistare cuori, a parlare anche senza parole. E questo non può che provocarle un'immensa gioia, nonostante la fatica e la sofferenza, bagaglio pesante e onnipresente. In queste pagine c'è la vita vera, fatta di abbracci, risate, pensieri scomodi e speranze. C'è la forza gentile e l'amore ostinato di una madre e di una famiglia composta da donne tenaci, amici insospettabilmente teneri, un papà imperfetto ma presente e una sorellina che sa essere una piccola leonessa.
Quando Giada, ad appena ventitré anni, rimane incinta del suo secondo figlio, lei e il compagno Alessio sono ebbri di felicità. Già genitori di Matilde, non vedono l'ora di allargare la loro famiglia. Quella che stanno costruendo è la vita che sognavano fin da quando, ancora ragazzini, si sono messi insieme. A qualche mese dalla nascita di Roberto, però, Giada si accorge che qualcosa non va. Dopo una sequela infinita di visite, riesce finalmente ad avere una diagnosi. Il suo secondogenito è affetto da una malattia genetica rarissima e degenerativa, la sindrome di Cockayne. Quando guarda il suo bimbo, però, Giada non vede un bambino disabile. Vede semplicemente Roberto, o Frollino, come lo ha ribattezzato Matilde quando lo ha incontrato per la prima volta, un piccolo uomo che con il suo sorriso sdentato e il ciuffo biondo da ragazzaccio riesce a scatenare onde d'amore, a conquistare cuori, a parlare anche senza parole. E questo non può che provocarle un'immensa gioia, nonostante la fatica e la sofferenza, bagaglio pesante e onnipresente. In queste pagine c'è la vita vera, fatta di abbracci, risate, pensieri scomodi e speranze. C'è la forza gentile e l'amore ostinato di una madre e di una famiglia composta da donne tenaci, amici insospettabilmente teneri, un papà imperfetto ma presente e una sorellina che sa essere una piccola leonessa.
LA MIA RECENSIONE
Ho terminato ieri la lettura di questo libro. Giada e Alessio sono una coppia come tante, vivono a Roma con la loro bimba, Matilde. La loro vita cambia alla nascita del loro secondo bambino, Roberto, che la sorella chiama Frollino. Si rendono subito conto che qualcosa non va e così comincia la ricerca di una risposta che però nessuno riesce a dare. Un bel giorno, dopo varie visite e attese al Bambin Gesù, si arriva finalmente alla diagnosi.Roberto ha la sindrome di Cockayne una malattia genetica che purtroppo nessuno poteva prevedere. Segue un periodo difficile soprattutto per un senso di colpa dei genitori che si conoscono fin da piccoli e vedono la loro vita cambiare da un giorno all'altro ma Giada ad un certo punto decide che è arrivato il momento di reagire. Frollino, è sempre circondato dall'amore della famiglia, delle persone che a scuola e in ospedale cercano in tutti i modi di aiutarlo a comunicare e a esprimere quello che prova anche senza l'uso delle parole. Una storia d'amore, di determinazione per cercare di dare a Roberto gli aiuti necessari per vivere una vita felice, nonostante tutto. Io personalmente seguo spesso la pagina facebook, fatelo anche voi...
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