Titolo: Io sono Malala
Autrici: Malala Yousafzai,Christina Lamb
Traduttore: S. Cherchi
Editore: Garzanti Libri
Collana: Saggi
In commercio dal: 08 ottobre 2013
Pagine: 284 p., Rilegato
Prezzo: cartaceo 14,90 € ebook 8,99 € (qui)
EAN: 9788811682790
TRAMA
Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.
LA MIA RECENSIONE
La storia di Malala mi ha molto colpita. Figlia primogenita di un padre che si batte per l'istruzione delle ragazze, in un paese povero come il Pakistan. Fin da subito la ragazzina dimostra di essere portata per la lettura e l'istruzione, nonostante nel suo paese molte persone siano analfabete, sua madre compresa. La sua è una famiglia un po' particolare, il padre infatti, a differenza della maggior parte degli uomini dello Swat e generalmente di tutto il Pakistan, è innamorato della moglie e si confida e consiglia con lei per ogni scelta che desidera compiere. Cresciuta sotto questa guida, uno dei sogni di Malala è quella di rendere l'istruzione accessibile a tutti, soprattutto alle ragazze in una società che non tratta la donna al pari dell'uomo e non da nessuna sicurezza per il futuro. Con il passare del tempo, sotto il regime dei talebani, deve recarsi a scuola di nascosto e invidia i fratelli piccoli che non hanno questo problema. Ma non si perde d'animo e con l'appoggio del padre continua a leggere e fare discorsi in pubblico, interviste alla radio per portare alla luce questi casi ingiusti seppur consapevole di attirare l'attenzione su di se, quindi anche da parte dei talebani. Fino al 09 ottobre 2012 quando, sull'autobus di ritorno da scuola, viene raggiunta da una pallottola e per mesi lotta per la vita. Grazie all'aiuto di tante persone e di medici che fanno di tutto per salvarla, dapprima in Pakistane e poi trasportandola in Inghilterra, la ragazza riesce a ricevere le cure necessarie per poter tornare a vivere e sperare in un mondo migliore anche per il suo paese.
9/10
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